La chiesa della Cattolica dei Greci (o Santa Maria della Cattolica dei Greci) rappresenta l'istituzione cristiana più antica nella città Reggio Calabria. Essa sorge tra via Giudecca e via Aschenez, entrambe vie che testimoniano la presenza di una nutrita comunità ebraica nel capoluogo calabrese. Durante il periodo bizantino, la Chiesa di Santa Maria della Cattolica dei Greci rappresentò il principale luogo di culto cristiano della città. Con l'avvento dei Normanni la chiesa perse importanza a causa della latinizzazione del rito che, come è noto, a Reggio fu introdotto durante il medioevo più che in epoca romana. Sin da quel periodo, comunque, il rito greco continua ad essere praticato. Dal 1818, il protopapa che celebra la funzione religiosa non è più indipendente dal vescovado. Le origini della Cattolica sono legate al culto cristiano bizantino: la chiesa infatti è stata per secoli la cattedrale della città e poi - con l'avvento del rito latino - la concattedrale di rito greco. In origine il tempio fu edificato nei pressi dell'odierna Piazza Italia, tra il Teatro Cilea e palazzo Melissari-Musitano. A memoria di ciò, rimane oggi proprio in quel punto la via Cattolica dei Greci. Durante il corso della sua storia, la chiesa attraversò varie vicende, ultima delle quali il distruttivo terremoto del 1783. Distrutta dal terremoto, la Cattolica venne riedificata nel 1876 sull'attuale sito, leggermente più a est dal luogo originario, questa volta in stile neoclassico e su progetto dell'arch. Antonino Pugliese. Danneggiata dal successivo sisma del 1908, fu restaurata nel 1954 per poi riaprire al culto il 25 marzo 1957.